L’acquisto di una casa per i figli è un momento importante. La casa di proprietà segna un balzo verso l’indipendenza e introduce un luogo pronto ad accogliere la famiglia. Complice l’attuale momento storico i genitori vorrebbero aiutare i figli in prima persona e poter contribuire all’acquisto della casa.
Ci sono tre strade percorribili per acquistare casa per i figli in sicurezza:
- La donazione di denaro con atto del notaio
- Il pagamento diretto dei genitori al venditore
- Il trasferimento di denaro dal conto dei genitori al conto del figlio.
Vediamole meglio assieme.
Donazione di denaro al figlio con atto del notaio
I genitori possono aiutare i figli nell’acquisto della casa con una donazione di denaro. In questo caso saranno necessari due atti notarili:
- l’atto di donazione
- l’atto di compravendita dell’immobile (rogito)
Si procede per prima cosa ad attestare la donazione della somma dai genitori al figlio davanti al notaio con un primo apposito atto.
Successivamente sarà il figlio, grazie alla somma entrata nella sua disponibilità, ad effettuare la compravendita a nome proprio.
La somma donata può coprire integralmente il costo della casa, anche se spesso i genitori intervengono solo per le somme mancanti.
Questa strada garantisce grande trasparenza sui trasferimenti di denaro, in quanto sono chiaramente indicati negli atti notarili, e fanno fede sia nei rapporti tra familiari che verso terzi.
Inoltre, grazie alla registrazione notarile degli atti, l’amministrazione finanziaria sarà a conoscenza dei movimenti di denaro escludendo ogni problema legato a possibili dubbi in caso di verifiche fiscali.
C’è da ricordare che la donazione erode la franchigia di 1 milione di euro (limite su cui non si pagano imposte) di cui gode la successione ereditaria.
Pagamento diretto al venditore da parte dei genitori
La seconda strada percorribile per i genitori è quella di pagare direttamente il venditore al posto del figlio. In questo caso è sufficiente il solo atto di compravendita e non ne servono di ulteriori.
Sarà importante indicare, all’interno del rogito, il contributo esatto in denaro da parte dei genitori, a seconda che la somma copra in tutto o in parte la spesa totale per la compravendita dell’immobile.
Questa indicazione puntuale è necessaria al fine di evitare incomprensioni da parte dell’Agenzia delle Entrate in caso di verifiche fiscali in capo al patrimonio del figlio.
L’indicazione precisa della provenienza dei soldi destinati all’acquisto serve anche a indirizzare correttamente gli eventuali controlli e verifiche del Fisco.
Trasferimento da conto a conto senza donazione
Esiste anche una terza possibilità: il passaggio di denaro dal conto corrente dei genitori a quello del figlio, tracciabile e senza un atto di donazione davanti al notaio. Si tratta di una pratica piuttosto frequente, soprattutto nel caso in cui i genitori contribuiscano solo a parte della somma necessaria all’acquisto. È una prassi che non va contro la legge, soprattutto se l’importo non è “rilevante”.
Il rischio di questa pratica è di far incappare il figlio in alcune incongruenze vagliate dal fisco, soprattutto se la somma erogata è di una certa consistenza e comporti una differenza di oltre il 20% tra il reddito dichiarato e le spese effettuate.