Il 2015 è l’anno della svolta nella maggior parte dei mercati d’Europa, mentre il 2014 ha segnato una fase di stabilizzazione. E’ quanto sostiene Scenari Immobiliari che ha presentato una ricerca sull’andamento del settore in Italia paragonato agli altri paesi del continente.
Nonostante un panorama economico ancora fragile, il comparto registra un clima di crescenti ottimismo e fiducia, anche se probabilmente le quotazioni tarderanno ancora la risalita a causa delle incertezze economiche e dei timori legati all’evoluzione dello scenario politico. L’andamento dei primi sei mesi dell’anno fa immaginare che il fatturato immobiliare italiano chiuderà il 2015 in crescita del 3,7%, sopra la media dei cinque maggiori paesi europei che si attesterebbe al 3,4%.
L’analisi degli andamenti degli ultimi cinque anni mostra però che il mercato italiano non ha ancora superato le difficoltà e rispetto al 2010 presenta ancora il 7% in meno di fatturato immobiliare. Nel settore residenziale la disoccupazione e il potere di spesa ridotto hanno frenato la ripresa. I prezzi medi sono calati ancora dello 0,7% nella prima parte dell’anno, un lieve rialzo è stato registrato solo nelle zone centrali delle grandi città.
Firenze, Milano e Genova sono i capoluoghi dove le quotazioni sono in aumento rispetto a giugno 2014, anche se di un valore inferiore all’1%. Di particolare interesse per il nostro mercato è il piccolo boom del comparto alberghiero, con un incremento del fatturato immobiliare che a fine 2015 dovrebbe superare il 10%. Anche il mercato industriale con una crescita del 3,7% torna a segno più dopo una lunga crisi.