Ristrutturare casa può essere vantaggioso anche nel 2019, grazie alla proroga dei bonus fiscali legati alle ristrutturazioni edilizie. Attenzione però ad alcuni obblighi da rispettare quando si usufruisce dei Bonus Casa 2019: un’importante novità riguarda infatti la Comunicazione all’ENEA dei lavori, che dallo scorso settembre è obbligatoria anche per chi usufruisce del Bonus Ristrutturazioni e non solo per chi ottiene l’Ecobonus.
Facciamo un riepilogo di ciò che bisogna tenere a mente per usufruire del Bonus Ristrutturazioni.
Il Bonus Ristrutturazioni 2019: a chi è destinato?
A seconda delle diverse esigenze, le opportunità offerte dalla Legge di Bilancio sono varie. Ricordiamo ancora una volta che il Bonus Ristrutturazioni dà diritto al 50% di detrazione IRPEF per numerosi interventi edili di ristrutturazione sia su abitazioni singole, che su parti comuni di edifici residenziali. Unico limite è il tetto di spesa fissato a 96.000 euro per unità immobiliare.
Se ottieni il Bonus Ristrutturazioni 2019 e contestualmente decidi anche di acquistare nuovi arredi per la tua casa, potresti allora aver diritto anche al Bonus Mobili, concesso a chi acquista arredi nuovi di vario tipo ed elettrodomestici di classe uguale o superiore alla A+ (o alla A nel caso dei forni). In questo caso la detrazione spettante è pari al 50% di una spesa che può raggiungere al massimo i 10.000 euro.
Le agevolazioni fiscali concesse dalla Legge di Bilancio riguardano diverse figure che sono titolari di diritti di godimento sull’immobile. Chi tra queste si occupa delle spese per i lavori sull’edificio avrà poi diritto alle detrazioni indicate sopra. Chi può ottenere, nello specifico i bonus?
– Il proprietario o il nudo proprietario
– Il titolare del diritto di usufrutto/uso/abitazione o superficie
– Il locatario o il comodatario
– Il socio di una cooperativa indivisa o divisa
– L’imprenditore individuale, nel caso di immobili che non rientrino tra i beni strumentali o merce
– Società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, altri soggetti equiparati e le imprese familiari, con le stesse condizioni applicate agli imprenditori individuali.
Inoltre, se intestatari dei bonifici e delle fatture, rientrano tra coloro a cui spetta l’agevolazione anche i coniugi o i familiari conviventi del possessore (con parentela fino al terzo grado, o fino al secondo se affini), i coniugi separati, i componenti di un’unione civile o i conviventi more uxorio.
L’obbligo di comunicazione all’ENEA: come funziona?
Obbligatoria solo per chi usufruiva dell’Ecobonus fino allo scorso settembre, ora la comunicazione all’ENEA è necessaria anche per chi approfitta dell’agevolazione sulle ristrutturazioni.
Ma cos’è l’ENEA? Si tratta dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ed è l’ente preposto a valutare il risparmio energetico conseguito grazie agli interventi edili eseguiti sull’immobile. Le informazioni quindi da trasmettere sono proprio quelle sui risultati raggiunti in questo ambito anche con lavori che rientrano però tra quelli agevolati dal Bonus Ristrutturazioni e non dall’Ecobonus. Non tutti i lavori di Ristrutturazione devono quindi essere comunicati all’Ente.
La comunicazione deve avvenire, di norma, entro 90 giorni dalla data di fine lavori o di collaudo attraverso l’apposito sito creato dall’ENEA per la comunicazione dei lavori.