Dall’IFA di Berlino la domotica del futuro

In Italia il mercato della domotica è in crescita. Sostenuto anche dagli incentivi fiscali del Governo, dal 50 al 65% per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica degli immobili, il settore della smart home presenta un trend di sviluppo del 30%. Il comparto dei prodotti e servizi elettronici riservati alle abitazioni non è più esclusiva degli immobili di lusso e oggi il 15% delle nuove costruzioni sono realizzate con tecnologie domotiche.

Ecco perché il mercato ha accolto con grande attenzione le novità presentate all’IFA di Berlino, la più importante fiera internazionale dell’elettronica di consumo con 1500 espositori e 240.000 visitatori. In realtà gli esperti sono rimasti delusi dalla mancata applicazione del nuovo protocollo universale SHIP elaborato dal consorzio tedesco EEbus che avrebbe dovuto trovare una lingua comune per far parlare tra di loro dispositivi diversi. Nessuna rivoluzione, quindi, ma molte proposte divertenti per facilitare la vita quotidiana e la gestione delle abitazioni.

Da anni ormai i grandi colossi Apple e Google non partecipano all’IFA, mentre Windows ha fatto solo una piccola apparizione. Protagonista del salone è stata invece Samsung che ha scelto Berlino per presentare SmartThings, la sua nuova piattaforma per la domotica. Disponibile negli Stati Uniti a 99 dollari, e in Europa a inizio 2016, si tratta di un router capace di parlare con tutti i dispositivi della casa, anche di altri operatori: sensori di temperatura, umidità, videocamere, condizionatori, serrature e tutto ciò che potrà arrivare in futuro.

Lo smartphone è il perno di tutta la tecnologia che avremo in casa, il centro di controllo dell’”Internet delle cose” sul quale si stanno concentrando gli sviluppatori. Con la tecnologia Smart View di LG, ad esempio, è possibile vedere in diretta sul proprio cellulare cosa c’è nel frigorifero e cosa manca in casa, oppure si può accendere il forno a distanza e programmare la cottura per trovare la cena pronta al rientro dall’ufficio. Doorbird (a partire da 350 euro) è invece un videocitofono digitale che si connette tramite wifi allo smartphone e permette di vedere chi suona al campanello di casa e di rispondere anche se siamo lontani. Nel futuro saranno gli elettrodomestici a darci input per migliorare la nostra relazione con loro, anche a distanza.

7 ottobre 2015

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