Si avvicina il 16 dicembre, la scadenza fissata per pagare la seconda rata di Imu e Tasi, due imposte da versare in alcuni casi quando si è proprietari di un immobile. Proviamo a fare un piccolo riepilogo sul tema.
Che cos’è l’Imu e quando va pagata?
L’acronimo Imu sta per Imposta Municipale Unica e dal 2011 rappresenta un tributo dovuto quando si è proprietari di un immobile, oppure quando si abbia diritto di usufrutto, uso, abitazione, superficie o enfiteusi su di esso.
A questa regola ci sono alcune eccezioni sul pagamento e l’Imu oggi non è infatti dovuta in alcuni casi. Non va pagata, per esempio, sulla Prima Casa, a meno che l’immobile adibito ad abitazione principale non sia un immobile di lusso. Per verificare nel dettaglio tutti i casi in cui si è esenti dall’Imu, rimandiamo al nostro riepilogo dettagliato.
Tasi: che cos’è e chi deve versarla
Il secondo saldo da versare entro il 16 dicembre è quello relativo alla Tasi, ovvero l’imposta sui servizi indivisibili: che cosa comprende questa dicitura? Tutti i servizi erogati dal comune a favore della collettività, come l’illuminazione pubblica o la manutenzione stradale.
Chi deve versare la Tasi? Tutti coloro che posseggono fabbricati o aree edificabili. Anche qui, esistono però delle eccezioni: l’imposta è stata abolita nel 2016 per la Prima Casa, con le stesse regole applicate per l’Imu. Inoltre, la Tasi non va versata:
- Per i terreni agricoli
- Per le aree edificabili possedute da coltivatori diretti e Imprenditori agricoli professionali (IAP).
Come si calcola il saldo dovuto per Imu e Tasi?
Per il versamento, entrambe le imposte seguono le stesse regole e i cittadini hanno a disposizione due diverse opzioni:
- Pagare Imu e Tasi in un’unica soluzione, scelta che doveva però essere operata entro il 17 giugno 2019, scadenza fissata per il pagamento.
- Pagare Imu e Tasi in due rate. In questo caso, la prima rata era dovuta ugualmente entro il 17 giugno, mentre il saldo andrà versato per entrambe entro il 16 dicembre.
Ma come si fa a calcolare il saldo dovuto? La seconda rata delle imposte, infatti, non corrisponde necessariamente alla prima. Il Governo mette però a disposizione uno strumento utilizzabile online per calcolare quanto dovuto: in questo modo, sarà possibile calcolare però l’importo annuale per le due imposte, da cui andrà detratta la somma già versata a giugno per scoprire il saldo da versare entro il 16 dicembre.
Imu e tasi: come pagare le imposte entro il 16 dicembre
Anche le modalità di pagamento delle due imposte coincidono e ci sono due scelte a disposizione dei contribuenti: il modello F24 e il bollettino postale.
Il pagamento di Imu e Tasi con modello F24
Il modello F24 è reperibile presso gli uffici postali o della banca. In alternativa, è possibile compilare e inviare il modello anche direttamente online, tramite il servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, che guida l’utente alla corretta compilazione del modello. Si ricorda che i cittadini titolari di partita IVA hanno l’obbligo di effettuare il versamento online, anche se esiste la possibilità di richiedere il supporto al CAF o ad altri intermediari qualificati.
Il pagamento con bollettino postale
Il bollettino è reperibile presso gli uffici postali ed è già precompilato per quanto riguarda intestazione e conto corrente verso cui effettuare il versamento. Bisognerà quindi aggiungere solamente l’importo dovuto, la dicitura “saldo”, il codice del Comune e il numero di fabbricati inclusi nel pagamento.
Ultime informazioni utili su Imu e Tasi
Con la Legge di Bilancio 2019 è stato abolito il blocco all’aumento delle aliquote di Imu e Tasi da parte delle amministrazioni locali. Questo significa che, a seconda del Comune in cui si trova l’immobile, le due imposte potrebbero arrivare anche al 10,6‰, aliquota a cui i grandi centri possono aggiungere un ulteriore 0,8‰. Ad ogni modo, tutto ciò varrà solo fino alla fine del 2020: nel disegno della Legge di Bilancio 2020, attualmente in discussione, è stato infatti proposto l’accorpamento di Imu e Tasi a partire dall’anno prossimo.
Ancora una volta bisognerà attendere il 31 dicembre per avere una risposta sicura.