L’inizio del nuovo anno è accompagnato dalla pubblicazione delle classifiche sulla qualità della vita. In Italia sono due le classifiche più famose e autorevoli pubblicate quella del Sole 24 Ore e quella di ItaliaOggi. Abbiamo deciso di fare un confronto tra queste classifiche, per vedere similitudini e differenze nelle rispettive panoramiche.
Il Sole 24 Ore e Italia Oggi: le due classifiche
Il Sole 24 Ore pubblica la sua classifica ogni anno dal 1990. Servizi, ambiente, salute, asili, affari e lavoro, popolazione, sono le varianti prese in considerazione per analizzare la qualità della vita delle province italiane. 42 sono gli indicatori utilizzati, con sei nuovi parametri che considerano i cambiamenti della società: acquisti on line, gap retributivo, spesa in farmaci, consumo di suolo, anni di studio, indice di litigiosità.
ItaliaOggi, giunta quest’anno alla sua 19ª edizione, utilizza invece nove dimensioni d’analisi (affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita), 21 sottodimensioni e 84 indicatori di base.
Per il Sole 24 Ore, medaglia d’oro a Belluno
La classifica del Sole incorona la città di Belluno (al terzo posto per ItaliaOggi), e sottolinea come le città montane abbiano sviluppato un’elevata qualità della vita. I primi sette posti della classifica, infatti, sono tutti occupati da province alpine.
La top 10 del Sole 24 Ore
- Belluno
- Aosta
- Sondrio
- Bolzano
- Trento
- Trieste
- Verbano-Cusio-Ossola
- Milano
- Gorizia
- Udine
La top 10 di ItaliaOggi: Bolzano al primo posto
La ricerca curata dal dipartimento di statistiche economiche dell’Università “La Sapienza” di Roma per ItaliaOggi vede al primo posto Bolzano. Un primato che si era già guadagnata nel 1999, nel 2001 e nel 2007. Il podio è poi occupato da Trento (secondo posto) e Belluno (terzo posto).
La top 10 di ItaliaOggi
- Bolzano
- Trento
- Belluno
- Vicenza
- Lecco
- Treviso
- Parma
- Mantova
- Pordenone
- Udine
Le due classifiche concordano nell’inserire Belluno, Bolzano, Udine e Trento tra le prime 10, anche se con punteggi differenti. Incrociando i dati delle due ricerche si può dedurre che queste 4 città siano le province più virtuose d’Italia quanto a qualità della vita e benessere per i loro abitanti. Il Nord Italia, e in modo particolare le città montane, sembrano avere raggiunto altissimi livelli di efficienza nella gestione e cura dei servizi alla persona, vista l’alta concentrazione nella classifica di merito.
Le divergenze: Mantova e Livorno e divario tra Nord e Sud
Leggendo le due classifiche si notano due differenze evidenti e particolari. ItaliaOggi colloca la città di Mantova all’ottavo posto, mentre il Sole 24 Ore la declassa al 41 esimo, a causa del basso posizionamento della città per ricchezza e consumi (48°) e ambiente e servizi (70°).
La città di Livorno invece, risulta al 59esimo posto per ItaliaOggi, mentre sale addirittura al 17simo posto per il Sole. Secondo il Sole 24 Ore, la provincia toscana si distingue in modo particolare per il settore ambiente e servizi, dove raggiunge addirittura il terzo posto.
Il divario tra Nord e Sud: prospettive differenti
Secondo Il Sole 24 Ore continua ad aumentare il divario tra Nord e Sud: la prima provincia del Sud e Isole ad apparire nella classifica è Oristano, che si trova solo al 52° posto. In fondo troviamo soprattutto le aree di Campania e Puglia. Nelle ultime dieci posizioni ce ne sono ben otto, con Caserta all’ultimo posto, Taranto penultimo e Reggio Calabria terzultimo. L’Italia centro-settentrionale mantiene un primato negli indicatori economici e in più prende spazio nei ranking (ad esempio demografia e tempo libero), appannaggio del Sud negli anni passati. Il meridione primeggia solo nell’indicatore legato alla diffusione della banda larga.
Non sembra dello stesso avviso ItaliaOggi, secondo cui non esisterebbe più una divisione netta tra un Settentrione avanzato e un Sud arretrato. Ci sarebbero invece province minori in tutta la Penisola che hanno dinamicità imprenditoriale, mentre i grandi centri metropolitani sarebbero più statici e con condizioni di vita meno appetibili. Per questa classifica l’ultimo posto è di Trapani (110ª provincia italiana), dove la qualità della vita è insufficiente in sette dimensioni su nove. Penultimo posto per Medio Campidano e terzultimo per Napoli.