Le ristrutturazioni sono in questo momento una buona soluzione per investitori e imprenditori. Il Laboratorio Gesti.Tec del Politecnico di Milano ha condotto uno studio per valutare la redditività del recupero di sottotetti e mansarde e i risultati sono incoraggianti, nonostante questa strada sia ancora poco battuta.
La ricerca ha evidenziato come nelle principali città italiane (Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli e Palermo) la percentuale del numero di sottotetti in offerta sia appena il 5% del totale delle unità in vendita. Questi beni hanno un prezzo al metro quadro superiore in media di 943 euro al metro quadro (3.375 contro 2.432) e la forbice aumenta fino a oltre 1.800 euro nel caso di mansarde nel centro storico. Un altro aspetto che renderebbe più vantaggioso questo tipo di investimento è la velocità dei tempi di vendita: il 40% delle mansarde viene acquistato entro 3 mesi, mentre gli appartamenti hanno una media di 9,4 mesi.
In effetti i sottotetti immessi sul mercato dopo una ristrutturazione hanno delle caratteristiche uniche che li rendono molto appetibili: sono locali nuovi e tecnologicamente avanzati sebbene in contesti d’epoca e di pregio, sono situati nel cuore del centro storico vicini ai servizi e ai mezzi pubblici, spesso godono di una vista notevole e sono lontani dal rumore della strada. Una volta compreso che le mansarde sono appetibili sul mercato, è anche interessante capire se questo tipo di immobile costituisce un investimento vantaggioso. Secondo la ricerca del Politecnico, sì.
Il costo medio di una ristrutturazione è di 1.000 euro al metro quadro, senza considerare che si può ancora beneficiare del bonus ristrutturazioni e che gli incentivi rendono convenienti anche i lavori più complessi. L’unità immobiliare ristrutturata acquista un valore di mercato che oscilla, a seconda dei casi, tra il 50% e il 75% in più rispetto al suo valore iniziale. Comprare, ristrutturare e rivendere quindi una mansarda fa guadagnare tra il 12 e il 24%, in media 1.000 euro al metro quadro. Attenzione infine alle leggi regionali che regolamentano la ristrutturazione di questo tipo di spazi. In Abruzzo per esempio è stabilito che devono avere una finestra apribile, con superficie non inferiore a 1/16 della superficie di pavimento. Nel Lazio invece l’altezza minima deve essere di 1 metro e 50 e le aree inferiori a questo livello devono essere murate oppure adibite a ripostiglio.