Se la vostra casa dispone di una mansarda o un sottotetto ma non sapete come sfruttarlo al meglio, il 2017 potrebbe essere l’anno giusto per impararlo. La legge di bilancio 2017 ha infatti prorogato il bonus ristrutturazioni fino al 31 dicembre 2017. Questo significa che i contribuenti che effettuano lavori di restauro, manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia e risanamento conservativo della singola unità abitativa avranno diritto a una detrazione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute, calcolabile su un importo che può arrivare fino a un massimo di 96.000 euro.
Consigli per ristrutturare la mansarda di casa
Grazie agli incentivi fiscali, trasformare un sottotetto inutilizzato in una funzionale mansarda non sarà un’impresa eccessivamente onerosa.
Una mansarda può essere adibita agli scopi più diversi, ampliando di fatto gli spazi a disposizione all’interno dell’abitazione: a seconda delle necessità questa può diventare una camera da letto, una zona relax, uno studio o un’area dedita allo svago e al relax.
Uno spazio con le caratteristiche di una mansarda ha un alto potenziale di partenza, che può facilmente essere messo a frutto con i giusti accorgimenti. L’illuminazione naturale di questa zona, per esempio, è sicuramente superiore a quella degli altri piani della casa: un elemento da sfruttare al massimo attraverso grandi finestre che si sviluppano in verticale, permettendo così la penetrazione costante della luce e la creazione di un ambiente arioso e piacevolmente illuminato dai raggi del sole. Inoltre, essendo al piano più elevato e dunque distante dalla strada, la mansarda è sicuramente la zona più tranquilla e silenziosa della casa, caratteristiche che la rendono la location ideale per una spaziosa camera da letto.
Uno degli elementi più importanti a cui bisogna pensare nel momento in cui si decide di creare una zona vivibile in mansarda è sicuramente il tetto: è necessario trovare una soluzione che non disperda il calore e che permetta di isolare al meglio la stanza dall’esterno. Una soluzione al contempo funzionale ed esteticamente piacevole è data dalla travatura in legno a vista. Molte mansarde ne dispongono già dai progetti originali, ragione per cui basta curarne la superficie per ravvivarle oppure aggiungerne di nuove per dare un tocco più personale all’ambiente.
Fondamentale è anche la distribuzione degli spazi: l’open space è sicuramente la formula più funzionale se la mansarda diventerà una camera da letto, ma sono possibili altre soluzioni che non intacchino l’equilibrio e la fluidità degli spazi nel momento in cui la zona sia destinata a un uso diverso. Pratici e piacevoli dal punto di vista estetico, i paraventi e i separé sono un’ottima soluzione per organizzare e dividere le diverse aree della mansarda a seconda delle esigenze del momento. Per un tocco green si può optare per degli elementi divisori costituiti da vasi e piante, magari installati all’interno di complementi d’arredo mobili.
Rivitalizzare la mansarda con l’arredamento
Non è necessaria una ristrutturazione per dare nuova vita a una mansarda già abitabile: rinnovarne l’arredamento con i consigli giusti aiuterà a renderla un ambiente piacevole e vivibile in ogni singolo centimetro a disposizione. Per chi ha invece effettuato dei lavori di ristrutturazione, l’arredamento sarà il tocco finale (ma non meno importante) per portare a termine l’opera: per di più, in questo caso si può disporre delle agevolazioni fiscali previste dal Bonus mobili ed elettrodomestici 2017, del quale vi abbiamo già fornito alcuni dettagli in un articolo.
Una questione da tenere a mente quando si sceglie l’arredamento per la mansarda è la probabile presenza di zone molto basse nei punti di intersezione tra soffitto e pareti: queste possono diventare delle risorse da sfruttare attraverso mobili bassi, cassettiere e cassapanche portaoggetti. Se l’altezza lo consente, queste possono diventare l’alloggio ideale per il letto (nel caso in cui la mansarda debba tramutarsi in camera da letto), oppure per una zona relax creata con pouf, cuscini e un tavolino basso da disporre direttamente sul pavimento o su di un tappeto.
Per quanto riguarda l’illuminazione artificiale, non permettendo solitamente il tetto spiovente l’inserimento di lampadari a sospensione, la miglior soluzione è data dall’inserimento di faretti led oppure dall’uso di lampade a terra, da disporre preferibilmente negli angoli più bui per creare un’atmosfera piacevole all’interno della stanza.
I requisiti per ottenere il bonus ristrutturazioni
- Non bisogna essere necessariamente i proprietari dell’immobile per ottenere le agevolazioni: vi hanno diritto, per quanto riguarda le singole unità abitative, anche familiari, conviventi e inquilini dello stesso, a patto che sostengano in prima persona le spese per i lavori e che le fatture e i bonifici siano intestati a loro;
- Dare comunicazione dell’inizio dei lavori alla ASL (azienda sanitaria locale) competente, attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno che contenga tutti i dettagli relativi all’intervento di ristrutturazione e a chi lo esegue;
- Indicare nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Unico) i dati catastali identificativi dell’immobile, i documenti giustificativi di spesa e gli estremi di registrazione dell’atto che costituisce il titolo di detenzione dell’immobile da parte di colui che effettua i lavori (necessario solo nel caso in cui quest’ultimo non sia il proprietario);
- Pagare le spese di ristrutturazione edile con bonifico bancario o postale con ritenuta 8%: quest’ultimo, per essere riconosciuto ai fini della detrazione, deve contenere la causale del versamento e il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento e del beneficiario dello stesso (in questo secondo caso il C.F. può essere sostituito dalla Partita IVA).
Per maggiori dettagli sui lavori ammessi alla detrazione fiscale del 50% e tutte le informazioni riguardanti il bonus ristrutturazioni, è possibile consultare la normativa completa disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.