La Puglia, secondo Scenari Immobiliari, è stata nel 2015 la prima meta per gli acquirenti privati provenienti dall’estero, superando anche Lazio e Sardegna: hanno scelto questa regione 1.400 famiglie, cioè il 22% su un totale di 6.300 investitori. Di queste compravendite, circa la metà ha riguardato il Salento, Lecce e i suoi dintorni, dove c’è una concentrazione di nuove residenze turistico-alberghiere e bed & breakfast. Le previsioni di Scenari Immobiliari per il settore italiano nel 2020 sono di crescita a due cifre, considerando l’opportunità di intercettare gli investimenti di capitali in fuga dall’Asia.
E’ tornato l’interesse per l’immobiliare del Mezzogiorno, soprattutto sui segmenti del commerciale e dell’alberghiero. Gli investitori stranieri stanno guardando con favore a questa zona d’Italia che ha tutte le carte in regola per ripartire. Una volta potenziate le strutture turistiche, arriveranno investimenti, anche dall’estero, per creare zone d’attrazione complete.
E’ uno degli elementi emersi durante il Forum del Sud, ritornato sulle scene dopo 8 anni di assenza, organizzato a Lecce e Matera da Scenari Immobiliari insieme a Cassa Depositi e Prestiti.
L’attenzione del mercato non è solo più su Milano e Roma e negli ultimi due anni circa il 15% degli investimenti esteri sono andati nel Sud, soprattutto Napoli, Bari e Catania. Negli ultimi 10 anni di contrazione le compravendite nel Mezzogiorno hanno tenuto meglio rispetto alle altre zone d’Italia, il calo è stato in media del 31% contro il 45,5% del Nord. La Basilicata poi ha segnato una decisa inversione di tendenza e rispetto al 2005 gli scambi sono cresciuti di oltre il 50%, unica regione italiana a segno più.
Il fatturato immobiliare del Meridione, che al suo picco massimo si dovrebbe attestare su 22,5 miliardi di euro, presumibilmente resterà inferiore a quello del resto dell’Italia, ma la sua percentuale di crescita, se confrontata con i numeri attuali, sarà maggiore e subirà decrementi minori di quelli che saranno registrate al centro.