Bankitalia: segnali positivi per il mercato residenziale anche sul fronte dei prezzi

Secondo la Banca d’Italia, l’indicatore che misura la capacità delle famiglie di accedere al mercato immobiliare è sui livelli massimi degli ultimi quindici anni. Anche il clima di fiducia delle imprese di costruzione è attestato su valori elevati nel confronto con l’ultimo triennio. Nel quarto trimestre del 2014 i permessi di costruire, che in media anticipano di circa un anno l’avvio dei cantieri, hanno segnato un recupero su base congiunturale, pur rimanendo su livelli ancora molto bassi. L’istituto di via Nazionale infine prevede un ulteriore recupero dei prezzi delle case nel corso del secondo semestre dell’anno e il rialzo è atteso per tutto il corso del 2016. L’unico fattore di rischio per la dinamica delle valutazioni e delle quotazioni è fato dall’ampio stock disponibile di immobili invenduti, che potrebbe incidere negativamente sulla ripresa.

Le fonti, in generale, poi, sono concorsi nel dire che gli italiani sono tornati ad acquistare immobili. L’ultimo studio che, in ordine di tempo, ha avvallato la tesi è quello di Banca d’Italia. Nel suo secondo Rapporto sulla Stabilità Finanziaria 2015 mette in evidenza non solo un aumento del 4,1% delle compravendite di abitazioni nel secondo trimestre, ma anche una stabilizzazione dei prezzi che continuavano a scendere ininterrottamente dal 2011. Il numero di scambi è in crescita in tutta Italia, con picchi nelle otto maggiori città italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze).

Nella graduatoria dei prezzi attuali, Venezia è in cima con 4.421 euro al metro quadro, seguita da Firenze, dove la media è di 3.421 euro al metro quadro. Al terzo posto c’è Milano che per la prima volta supera Roma nella classifica: un metro quadro costa 3.411 euro, in crescita a ottobre dello 0,8%. Biella, invece, è la città più economica d’Italia con 818 euro in media, al secondo posto c’è Caltanissetta (868 euro) e al terzo Agrigento (978 euro). In generale, hanno smesso di scendere anche le quotazioni degli immobili non residenziali, anche se il recupero delle compravendite è più lento.

 

19 novembre 2015

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