Dopo 7 anni di crisi economica, sul mercato delle compravendite delle case al mare nelle isole è tornata a soffiare una leggera brezza di ottimismo. L’aumento delle transazioni è stato sostenuto negli ultimi mesi dai prezzi in continua discesa, -4,2% nel 2014 secondo Scenari Immobiliari. Una delle regioni d’Italia dove il calo è stato più sensibile è la Sardegna, che ha risentito anche dell’aumento dei costi dei trasporti. Se Porto Cervo in Corta Smeralda rimane una delle località di villeggiatura più care d’Italia, con un prezzo al metro quadro che va dai 7.800 ai 13.500 euro, risente invece della crisi la Gallura: a Santa Teresa i valori sono calati del 4,8%. Anche le spiagge da sogno di Villasimius sono ora più abbordabili, una casa nel sud della Sardegna costa anche il 30% in meno rispetto a cinque anni fa.
La fuga dalle mete più blasonate ha portato alla rivalutazione di destinazioni turistiche meno ricercate. È il caso della Sicilia, dove San Vito lo Capo e Marina di Ragusa hanno registrato un aumento dei prezzi superiore al 5%. Sulla capacità ricettiva delle due maggiori isole italiane scommettono da anni gli investitori del Medio Oriente. L’emiro Al Thani del Qatar ha preso in mano l’intera Costa Smeralda nel 2012, lo sceicco degli Emirati Arabi Hamed Ahmed Bin Hamed Alhamed ha acquistato nel 2014 l’hotel villaggio Perla Jonica ad Acireale in Sicilia con l’intenzione di farne entro il 2016 il più grande polo convegnistico-alberghiero del Mediterraneo totalmente a impatto zero.
Hanno infine risentito meno degli scossoni del mercato le compravendite nelle isole minori dove l’offerta di case libere è ridotta e i prezzi quindi sono più stabili. A Favignana nelle Egadi la media è di 3.700 euro al metro quadro, a Lipari nelle Eolie 2.900, a Marciana Marina nell’Isola d’Elba 4.900, a Ponza la media è di 5.500 euro al metro quadro.