Compravendite immobiliari in crescita durante il primo trimestre del 2019: questo è quanto afferma la prima Nota OMI dell’anno, pubblicata in data 6 giugno 2019. All’aumento degli scambi si contrappone però il continuo calo dei prezzi degli immobili, con qualche piccola eccezione per le case di nuova costruzione, i cui valori tendono alla stabilità.
Vediamo quali sono le evidenze più interessanti emerse dal rapporto.
Tendenza espansiva per le compravendite a partire dal 2014
I dati sul primo trimestre del 2019 confermano la tendenza delineatasi in Italia già a partire dal 2014: le compravendite immobiliari continuano a crescere, con una variazione pari al +8,8%. L’espansione non si configura nella stessa maniera in tutto il territorio: alcune zone crescono a un ritmo più accelerato di altre, anche se i grandi squilibri rilevati negli ultimi report iniziano ad appianarsi.
Rimangono in testa il Nord Est e il Centro, che registrano una crescita a cifra doppia rispettivamente pari al +11,8% e +10,7%. In corsa anche il Nord Ovest, che durante i primi mesi del 2019 ha visto le sue compravendite di immobili aumentare del 9,6%: un dato molto importante, visto che solo in questa zona si concentra addirittura il 35% dell’intero mercato nazionale. Meno positivi gli incrementi registrati al Sud e nelle Isole: nel meridione si parla di una crescita delle compravendite pari al +4,8%, nella zona insulare invece del +3,3%.
Diminuiscono anche le differenze tra le compravendite registrate nei comuni capoluogo e in quelli non capoluogo: si parla rispettivamente di aumenti del +8,7% e del +8,9%, valori quasi analoghi tra di loro.
Case grandi o case piccole?
La Nota OMI mette in evidenza anche alcuni dati relativamente alle dimensioni degli immobili preferiti dagli italiani durante questo primo trimestre del 2019. Osservando il dato aggregato, emerge che sono gli immobili di dimensioni medio-piccole (dai 50 agli 85 metri quadri) i più acquistati durante il periodo considerato: sono 43.295 le case oggetto di compravendita rientrate in questa classe.
Per quanto riguarda le dimensioni degli immobili compravenduti, si notano comunque delle differenze da zona a zona. Al Sud, per esempio, prevalgono gli immobili di grandi dimensioni: le case dagli 85 metri quadrati in su registrano l’aumento maggiore (+27,6%), così come nelle Isole (+24,9%). Nelle zone del Nord e del Centro, invece, la tendenza nazionale viene rispecchiata, con gli immobili tra i 50 e gli 85 metri quadrati a essere i preferiti per l’acquisto.
Uno sguardo alle grandi città: Bologna e Genova le più forti
Focalizzando lo sguardo sulle grandi città italiane, osserviamo valori contrastanti a seconda di dove ci troviamo. Bologna e Genova ottengono i risultati migliori in termini di compravendite immobiliari: i tassi di crescita sono rispettivamente +12,9% e +15,2%. Seguono Roma e Milano, con volumi di crescita molto simili: si parla infatti di +11,9% per la Capitale e +11,3% per il capoluogo lombardo. Variazioni contenute per altre due grandi città d’Italia, Palermo e Torino (+2,0%), ma ci sono anche alcuni valori negativi da segnalare. Napoli ottiene il primo segno negativo (-1,3%), in totale controtendenza rispetto a quanto rilevato durante lo stesso periodo del 2018, quando Napoli eccelleva tra tutte le grandi città. Il secondo valore negativo spetta invece a Firenze, dove le compravendite immobiliari calano addirittura del -5,5%.