Dopo l’emergenza Covid-19, il settore real estate ha mostrato diversi scenari. Se il settore residenziale si è rivelato resiliente, il comparto degli uffici ha evidenziato la necessità di essere ripensato. Infatti, conseguentemente alla situazione sanitaria, lo smart working e il remote working si sono affermate come due modalità di lavoro efficienti e che sicuramente continueranno ad essere adottate dalle aziende anche nel post-pandemia. Eppure, l’ambiente lavorativo si sta dimostrando come uno dei temi più stimolanti su cui elaborare nuove prospettive. A confermare l’interesse nei confronti del settore uffici sono i dati raccolti nel Rapporto immobiliare non residenziale 2021: a presentare l’indice più alto, con riferimento alla quota di stock compravenduta, sono proprio gli uffici (1,49%).
Mutati nel loro aspetto e nelle loro caratteristiche, questi spazi continueranno a rimanere fondamentali per le città, per gli investimenti e i dipendenti. E, molto probabilmente, faranno parte di un processo evolutivo e avanguardistico di cui, a distanza di quasi due anni dallo scoppio del Covid, tutti necessitiamo.