Un segno positivo sulle compravendite nel 2015 è il dato che tutti gli operatori del settore immobiliare si auguravano. Ora c’è la conferma. Il quarto trimestre in particolare è andato ancora meglio, +6,2% rispetto allo stesso periodo del 2014. Lo scrive l’Agenzia del Territorio nel suo rapporto OMI contando 963.903 unità scambiate in totale nel 2015, oltre 43.000 in più dell’anno prima.
L’aumento è stato in quasi tutti i settori, ma è il residenziale ad aver trainato il comparto con 444.636 contratti firmati e una crescita del 6.5% su base annua, del 9% su base trimestrale. Soffrono ancora il terziario, ovvero uffici e istituti di credito, con -1,9%, e soprattutto il produttivo (-3,5%). Crescono dell’1,9% il commerciale e del 4,3% le pertinenze, ovvero box, cantine e posti auto. Il mercato torna così ai livelli del 2011, anche se resta dimezzato rispetto al 2006, periodo di maggiore scambio degli ultimi 10 anni.
Guardando il settore residenziale più da vicino, nell’ultimo trimestre 2015 risulta particolarmente positivo l’incremento degli scambi al Centro, in crescita dell’11,1%. Segue il Nord, dove il rialzo è pari al 10,5%, e infine il Sud che registra un aumento del 6,1%. Le compravendite nei capoluoghi sono cresciute del 10,9%, confermando gli andamenti positivi già osservati nei precedenti trimestri. Tra le otto maggiori città italiane la migliore performance è stata raggiunta da Milano che, complice l’effetto Expo, nel 2015 è cresciuta del 13,4% fino a un sorprendente +23,6% nell’ultimo trimestre. Molto bene anche i mercati di Genova e Palermo con rialzi a ottobre, novembre e dicembre di circa il 15%. I comuni dell’hinterland sono tutti a segno più, con particolare successo delle compravendite in provincia di Bologna che ha segnato +11% rispetto al 2014.
Alla luce dei successi immobiliari del 2015, l’Agenzia delle Entrate ha voluto svelare un’anticipazione dei trend registrati a gennaio 2016. Arrivano quindi buone notizie anche sul fronte dei prezzi, che già nel 2015 davano segnali di voler arrestare la loro caduta. La quota di agenti che segnala una diminuzione delle quotazioni di vendita delle abitazioni continua a ridursi (46,4% dal 67,6% del quarto trimestre del 2014), risultando minoritaria per la prima volta dal II trimestre del 2011.