Il mercato immobiliare in Italia è cresciuto nel secondo semestre 2015 del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A dirlo è l’Istat, che conferma così il dato positivo diffuso dall’Agenzia delle Entrate a settembre. Per l’istituto di Statistica la ripresa delle compravendite appare di carattere generale, interessa tutti i comparti immobiliari e anche le diverse aree del Paese. Le 161.357 convenzioni notarili prese in esame invertono il -3,6% di inizio anno e superano anche il +1,5% dello stesso periodo del 2014. I recuperi più consistenti rispetto alla media nazionale si registrano nel Nord-est (+10,8%) e nelle Isole (+8,0%), mentre variazioni più contenute si osservano nel Nord-ovest (+5,9%), al Centro (+4,1%) e al Sud (+2,9%).
Il comparto dell’abitativo ed accessori rappresenta il 93,7% del totale e segue l’andamento generale, con incrementi superiori alla media nel Nord-est (+11,8%) e nelle Isole (+10,0%). I risultati sono buoni anche nel Nord-ovest (+6,3%), mentre sono sotto la media, ma comunque positivi, al Centro (+3,5%) e al Sud (+3,2%). Nel comparto delle unità immobiliari ad uso economico valori superiori si osservano al Centro (+16,4%) e, in maniera più contenuta, al Sud (+2,1%). Al contrario Nord-est (-0,9%), Nord-ovest (-1,3%) e soprattutto Isole (-11,8%) chiudono in negativo il II trimestre 2015.
Grazie a questi risultati, anche il semestre nel suo complesso si chiude favorevolmente: le compravendite sono aumentate dell’1,5% arrivando a contare nel complesso 297.032 convenzioni, equivalenti a circa 4.300 trasferimenti in più rispetto a quelli registrati nel primo semestre del 2014. La rilevazione sull’attività notarile è condotta dall’Istat dal 1997 e si svolge presso tutti i circa 5.000 notai in esercizio in Italia che trasmettono trimestralmente i dati statistici agli Archivi distrettuali di appartenenza.