Il mercato immobiliare italiano presenta una situazione di stabilità tendenziale tra il terzo trimestre del 2017 e l’inizio del nuovo anno. A confermarlo sono i dati diffusi dall’ISTAT sull’andamento delle compravendite e dei mutui di fonte notarile, illustrati nell’ultimo rapporto dell’Istituto, pubblicato lo scorso 22 marzo.
Che cosa emerge dal documento e come si è mosso il mercato immobiliare negli ultimi mesi?
Rapporto ISTAT – Terzo trimestre 2017: il mercato immobiliare frena leggermente il suo andamento di crescita ma il contesto generale resta positivo
La stabilità registrata nel rapporto dell’ISTAT non deriva però da una situazione di stallo reale. Dal terzo trimestre del 2016 alla fine del 2017, l’immobiliare italiano ha infatti vissuto diverse fasi di forte crescita e rallentamento in modo alternato.
A livello congiunturale, infatti, le compravendite immobiliari nel terzo trimestre del 2017 rimangono tendenzialmente stabili rispetto ai tre mesi precedenti, facendo registrare un totale di 172.272 unità oggetto di scambio. Nonostante la propensione alla stabilità, le transazioni di immobili fanno registrare comunque un rallentamento su base annua, pari al -3,4%.
Questo dato non è da considerarsi preoccupante: l’ISTAT nel suo rapporto chiarisce che la contrazione annuale è dovuta principalmente al fatto che nel terzo trimestre del 2016 si era invece registrato un anomalo e incredibile aumento di compravendite di immobili (+57,9%). Questo a causa dell’introduzione delle agevolazioni fiscali avvenuta con Legge di Stabilità di quell’anno, che hanno in particolar modo spinto numerose società a trasferire la proprietà di beni immobili verso i soci.
Nel complesso la situazione risulta essere positiva: durante i primi nove mesi dello scorso anno si sono registrate 541.740 transazioni immobiliari, per una crescita totale del 3%.
Le prospettive per il prossimo futuro fanno presagire comunque un miglioramento. L’Agenzia delle Entrate ha infatti diffuso i primi dati relativi al quarto trimestre del 2017, segnalando una netta ripresa degli scambi, che si concentra principalmente in alcune aree d’Italia.
Il Sud e le Isole sono le aree che crescono maggiormente del comparto residenziale
Durante il terzo trimestre del 2017 la quasi totalità delle compravendite riguarda immobili a uso abitativo (il 92,4%), il 7,1% quelli a uso economico, mentre solo lo 0,5% ha rappresentato gli scambi di immobili a uso speciale o in multiproprietà.
Concentrandosi sulle compravendite del comparto residenziale nel periodo di riferimento, il Sud e le Isole fanno registrare i risultati migliori. Nel terzo trimestre del 2017, infatti, il primo segna un +2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre le seconde si assestano intorno al +1,8%. Va più a rilento, ma rimanendo comunque in zona positiva, il mercato del Nord-Ovest (+0,8%), in calo invece le altre zone d’Italia. In particolare, è di -2,7% la flessione al Nord-Est e di un punto percentuale per il Centro.
Per quanto riguarda la distribuzione tra grandi città e piccoli centri, si nota una certa stabilità nell’andamento delle compravendite sia per le prime che per i secondi. Concentrandosi invece sul comparto degli immobili business, il rapporto illustra una contrazione sia nelle città metropolitane (-3,1%) che nelle città più piccole (-3,6%).