Il mercato immobiliare italiano è in crescita continua per il terzo anno di fila: questo è quanto emerge dalle statistiche trimestrali dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare riferite al secondo trimestre del 2017 e pubblicate lo scorso 12 settembre.
Le statistiche trimestrali vanno a sostituire le precedenti note trimestrali, ma la sostanza delle pubblicazioni dell’Agenzia delle Entrate non cambia. L’unica differenza riguarda l’organizzazione dei risultati che ora si si articolano in due diversi fascicoli: uno interamente dedicato al settore residenziale e uno per quello non residenziale.
Quali evidenze significative emergono sul comparto abitativo? Il primo dato rilevante riguarda il numero di abitazioni compravendute nel periodo compreso tra aprile e giugno di quest’anno, che arriva a 145.529: il 3,8% in più rispetto al secondo trimestre del 2016. Un dato che riconferma dunque la ripresa del mercato immobiliare italiano. Di seguito trovate riassunti i dettagli più significativi riportati dalle statistiche trimestrali.
Le città più dinamiche risultano essere in particolare Napoli e Palermo, seguite da Torino. Roma e Milano confermano una crescita lieve così come nel precedente rilievo trimestrale.
Andamento generale del mercato immobiliare italiano
Come anticipato, nel secondo trimestre del 2017 in Italia sono state vendute 145.529 unità immobiliari, circa 5.000 abitazioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato positivo, nonostante si registri una crescita leggermente rallentata rispetto a quanto rilevato durante il primo trimestre del 2017: tra gennaio e marzo si sono infatti vendute circa 122.000 abitazioni, l’8,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2016.
Nonostante le fluttuazioni della quantità d’immobili compravenduti, l’espansione del mercato italiano non vede esitazioni da oramai tre anni. La forte ripresa degli scambi è condizionata in parte anche dall’andamento dei prezzi delle abitazioni italiane: si parla di stazionarietà dei prezzi, con leggere oscillazioni al ribasso che favoriscono la domanda di immobili.
In particolare, per quanto riguarda il secondo trimestre del 2017, i prezzi degli immobili italiani hanno registrato un minimo ribasso, pari a -0,1% rispetto al periodo precedente. Nelle statistiche dell’OMI si sottolinea che l’Italia è l’unico Paese europeo a registrare un ribasso sui prezzi delle unità abitative insieme alla Croazia, dove il ribasso si aggira intorno al -0,4%. In Europa, anzi, la tendenza è inversa, poiché a livello generale si registra una leggera risalita dei prezzi degli immobili residenziali.
Il mercato immobiliare del Sud è il più dinamico
È interessante soffermarsi sul diverso andamento dei mercati locali d’Italia: vi sono infatti notevoli differenze nelle compravendite immobiliari a seconda della macro-area geografica considerata.
Indubbiamente è il Sud a registrare la crescita più importante, con il 5% di abitazioni vendute in più rispetto al periodo precedente. Bene anche il Nord Ovest, area in cui le abitazioni compravendute sono state circa 50.000, facendo registrare una variazione congiunturale del +4,3%. I mercati immobiliari del Nord Est e del Centro crescono in linea con la media nazionale, con variazioni positive pari al 3,6% rispetto ai dati precedenti. Crescita modesta, invece, per le Isole (+0,9%), che al contrario avevano visto un enorme aumento delle compravendite immobiliari durante il primo trimestre del 2017 (+11,9%).
Nei comuni più piccoli si compravendono più immobili
Il maggior numero di compravendite si è concentrato, in quasi tutto il territorio nazionale, nei comuni più piccoli e nelle città non capoluogo di provincia. Tendenzialmente, infatti, tutte le città capoluogo di provincia hanno registrato livelli di crescita sempre inferiori al 3%.
Il Nord Est è l’esempio più lampante di questo fenomeno: quii comuni più piccoli registrano una crescita del 6% e oltre delle compravendite rispetto al periodo precedente, mentre nelle città capoluogo si registrano addirittura valori negativi (-2,1%).
L’unica eccezione a questa tendenza è data dal mercato delle Isole: quicrescono maggiormente le compravendite di immobili nei capoluoghi (+1,6%) rispetto a quelle nei comuni più piccoli (+0,5%).
I mercati immobiliari delle grandi città d’Italia: spiccano Napoli e Palermo
Anche nelle grandi città italiane le compravendite di immobili seguono l’andamento delle altre città capoluogo, mostrando una crescita attenuata.
Considerando le compravendite delle otto maggiori città per popolazione (Milano, Roma, Torino, Napoli, Firenze, Palermo, Genova e Bologna) si arriva a un totale di 26.849 unità immobiliari scambiate tra aprile e giugno 2017. Confrontando il dato con quello relativo allo stesso periodo del 2016, la crescita è del 4,4%; rispetto al primo trimestre di quest’anno, però, la crescita subisce un netto rallentamento, poiché in quel periodo si parlava addirittura di un 10,8% in più rispetto al 2016.
Rispecchiando il quadro delineato per le macro-aree geografiche è Napoli la città più dinamica, con un aumento delle compravendite del 13,6%. Segue un’altra città del Sud: Palermo, che con una crescita dell’8,3% precede Torino per 2,6 punti percentuali. Roma e Milano sono invece allo stesso livello di crescita (+4%), seguite da Genova e Firenze, che registrano solo minimi aumenti nelle compravendite (rispettivamente +1,3% e +0,9%).
Tra le otto grandi città italiane, solo una registra valori negativi nelle transazioni immobiliari: Bologna, dove durante il secondo trimestre del 2017 si sono vendute circa 1.500 abitazioni, il 4,3% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Gli italiani preferiscono immobili di dimensioni medio-grandi
La maggior parte delle transazioni ha riguardato, per questo secondo trimestre dell’anno, gli immobili con una metratura compresa tra i 50 e gli 85 metri quadrati: questi ultimi hanno infatti costituito oltre il 30% delle compravendite totali, considerando globalmente il mercato italiano. Seguono a breve distanza gli immobili con dimensioni comprese tra gli 85 e i 115 metri quadri, che rappresentano il 27,7% delle transazioni totali.
La superficie media dell’immobile acquistato dagli italiani ammonta dunque a circa 105 metri quadrati: un dato, questo, che rimane invariato rispetto a quello rilevato nel secondo semestre dell’anno precedente.
I tagli superiori ai 115 metri quadri rappresentano circa il 16% delle compravendite immobiliari italiane, mentre quelli con superficie inferiore ai 50 metri quadrati interessano solamente al 9% della popolazio