Il lago è una delle mete turistiche preferite dagli italiani. E con le quotazioni che nell’ultimo anno si sono ridotte di circa il 5%, è il momento giusto di dare uno sguardo alle offerte disponibili. La media al metro quadro per un appartamento al lago è infatti generalmente più economica rispetto al mare o alla montagna: 2.692 per un’abitazione nuova in posizione di prestigio, 1.804 per quelle usate in zona centrale e 1.313 per gli immobili in periferia. Nella classifica delle 10 località di villeggiatura più care d’Italia, Sirmione è fuori per un soffio. Con 8.500 euro al metro quadro, la perla del Lago di Garda è all’11° posto.
La Lombardia contiene sul suo territorio quattro dei maggiori laghi italiani ed è la regione più significativa per monitorare l’andamento del mercato immobiliare lacustre. Le quotazioni sul Lago d’Iseo hanno mostrato una contrazione contenuta. La domanda proviene da milanesi, bresciani e bergamaschi, che sono agevolati dal collegamento veloce della nuova autostrada BreBeMi. Il comune più richiesto è Sarnico perché più caratteristico e prestigioso, ma i prezzi sono alti e, di conseguenza, gli acquisti sono dirottati su Paratico. Questo comune piace perché ha avuto uno sviluppo edilizio molto recente e ci sono ancora lottizzazioni in corso, anche sulle rive del fiume Oglio.
Uno dei laghi più conosciuti e cari nell’immaginario collettivo italiano è il Lago di Como, cantato da poeti e scrittori di tutta Europa sin dall’epoca del Romanticismo. A Cernobbio le quotazioni massime superano di poco i 4.000 euro ed è aumentata negli ultimi anni la richiesta di milanesi che vogliono trasferirsi in un contesto verde per vivere continuando però lavorare nel capoluogo. E poi c’è Bellagio, famosa per la sua pittoresca posizione proprio sulla ramificazione dei bracci meridionali del lago, con le Alpi visibili a nord. Ricca di ville nobiliari con parchi secolari, i prezzi variano in media da 3.200 a 6.150 euro al metro quadro.
I valori delle abitazioni sul Lago di Garda, il più grande lago italiano, hanno resistito all’onda d’urto della crisi. Tra le sponde, quella che ha subito di meno il deprezzamento è la trentina, con un calo di appena l’1,7%. Riva del Garda, all’estremo nord, è molto richiesta tutto l’anno perché è molto vivace anche nei periodi poco turistici. Vicina alle pista da sci, permette di coniugare sport e relax. L’offerta varia da 1.200 euro per un immobile in periferia a 3.600 per uno nuovo in posizione di pregio. Il gioiello della sponda lombarda è Desenzano, con quotazioni d’élite da 2.000 euro per la periferia fino a un massimo di 7.400 per il nuovo. Attira investitori italiani, ma anche stranieri considerata la vicinanza con l’aeroporto low cost di Orio al Serio. A Sirmione il mercato è vivace, nonostante i prezzi consistenti: un trilocale di media qualità costa circa 240mila euro. La zona più cara è quella della Penisola dove per un buon ristrutturato fronte lago si spendono mediamente 3.500 euro al metro quadro. Sulla sponda veronese infine, il calo dei prezzi ha portato un buon dinamismo delle compravendite. La località più celebre della zona è Peschiera del Garda ed è molto amata dagli stranieri. I russi tendono a preferire contesti piccoli o indipendenti, mentre tedeschi e austriaci optano per soluzioni vicine al centro o comunque dotate piscina e campi da tennis condominiali.