L’edilizia residenziale riparte per la prima volta dal 2008 e chiude con due variazioni tendenziali positive consecutive. il mercato delle nuove costruzioni, infatti, a novembre e a dicembre 2015 è cresciuto rispettivamente del 4% e dello 0.6%. Lo scrive Nomisma nel report che analizza le performance delle imprese cooperative di costruzioni nell’ultimo periodo.
In particolare, gli investimenti per le nuove case hanno portato a un fatturato di 18,7 miliardi di euro. Le compravendite hanno ripreso a crescere, mentre i prezzi torneranno ad aumentare dal 2017.
Un mercato che è tornato a crescere anche grazie alle iniziative di alcuni istituti di credito che da un paio d’anni hanno iniziato a offrire dei finanziamenti specifici per supportare i costruttori e sostenere il completamento di interventi edili e cantieri. La misura si è resa necessaria perché oggi le case si vendono con difficoltà sulla carta e quindi l’imprenditore non riesce ad avere la liquidità necessaria per terminare la realizzazione dell’immobile e rischia di dover fermare i lavori.
Un dato positivo che emerge dalla ricerca di Nomisma, poi, riguarda le riqualificazioni e le ristrutturazioni: nel 2015 le manutenzioni straordinarie di immobili ad uso residenziale hanno portato a un fatturato complessivo di 47,9 miliardi di euro.
Negli anni recenti si è registrato un aumento esponenziale pari al +193% delle richieste di detrazioni fiscali per il recupero edilizio e l’efficientamento energetico. Un grande mercato potenziale deriva dal settore privato: il 56,7% degli immobili residenziali in Italia è stato costruito prima del 1970, a Reggio Emilia in particolare il 60% risale al periodo dal dopoguerra al 1990. E poi c’è il pubblico, che non realizza abbastanza infrastrutture, opere di edilizia scolastica e contro il dissesto idrogeologico. Tutti lavori che potrebbero dare respiro al settore edilizio.