Lo scorso 4 aprile l’ISTAT ha pubblicato il rapporto sull’andamento dei prezzi nel mercato immobiliare italiano nel quarto trimestre del 2016. Dal documento non emergono variazioni significative rispetto all’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) rilevato nello stesso periodo nel 2015 (+0,1%), né tanto meno rispetto alla rilevazione relativa al trimestre precedente: in questo caso la variazione è infatti totalmente nulla.
L’ISTAT specifica che i dati contenuti nel rapporto sono il risultato di stime preliminari, ragione per cui le informazioni sull’IPAB del 2016 rappresentano per il momento dei dati provvisori. Se questi dovessero però essere confermati, i prezzi degli immobili residenziali in Italia tenderebbero ad un leggero aumento.
Ecco nel dettaglio i punti salienti del rapporto stilato dall’ISTAT.
Che cos’è l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB)?
L’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) rappresenta la variazione nel tempo dei prezzi degli immobili residenziali nuovi o esistenti acquistati dalle famiglie italiane indipendentemente dalla finalità d’uso (abitazione o investimento).
L’assenza di variazione rispetto al trimestre precedente
Come anticipato, i prezzi degli immobili acquistati dalle famiglie italiane non hanno subito alcuna variazione rispetto a quelli registrati nei tre mesi precedenti. Secondo l’Istituto di Statistica, questo dato sarebbe una diretta conseguenza di due fenomeni dagli effetti opposti nel calcolo della variazione dei prezzi di tutti gli immobili, ovvero:
- L’aumento dello 0,5% dei prezzi delle abitazioni nuove rispetto al trimestre luglio-settembre;
- Il piccolo calo dello 0,2% dei prezzi delle abitazioni già esistenti.
La variazione media dei prezzi degli immobili nel 2016
Si è detto che rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la variazione dei prezzi registrata è del +0,1%. Seppur questa possa sembrare una variazione minima, bisogna sottolineare che questa rappresenta la prima variazione positiva su base annua dal quarto trimestre del 2011.Globalmente i prezzi degli immobili in Italia diminuiscono dello 0,7% rispetto al 2015. Un valore negativo, dunque, ma che confrontato con l’IPAB del 2015 fa comprendere come i prezzi delle abitazioni mostrino una timida risalita. Nel 2015, infatti, si era registrato un calo dei prezzi delle case rispetto all’anno precedente del -2,6%: una variazione decisamente più significativa.
La discesa dei prezzi delle abitazioni usate, infatti, rallenta di molto rispetto al 2015: dal -2,8% in relazione ai dati del 2014, al -0,6% dello scorso anno rispetto a quello precedente. Anche la discesa dei prezzi degli immobili nuovi frena: si registra al termine del 2016 un -0,9%, rispetto al -1,2% del 2015.
Aumentano anche le compravendite
La tenue tendenza alla crescita dei prezzi degli immobili in Italia è accompagnata da un aumento significativo delle compravendite nel settore residenziale. Secondo quanto trasmesso nella nota dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, infatti, il 2016 ha registrato un +18,9% nel numero di unità immobiliari vendute. Una crescita significativa, soprattutto se confrontata con l’aumento del 6,5% che si era registrato nel 2015 rispetto alle compravendite avvenute nell’anno precedente. La lieve entità della risalita, infatti, non si è riverberata su una tendenza dei prezzi, che rimane ancora particolarmente favorevole per gli acquirenti.