Più contenuto si preannuncia lo scenario del mercato immobiliare corporate, che dimostra una certa fatica a riportarsi sui livelli di investimento pre-pandemia. Il primo semestre del 2022 si è concluso con un volume di investimento di 6,1 miliardi di euro: un vero e proprio boom di capitali in entrata per il settore, con picchi nelle città di Milano, Roma, Verona, Siena e Bologna.
Gli uffici tornano a ricoprire il ruolo principale nell’asset allocation italiana, attirando il 37% dei capitali investiti, seguiti dalla logistica, con il 29%. Numeri positivi anche per quanto riguarda il segmento hospitality, che vede un ritorno da parte degli investitori, posizionandosi al terzo posto in termini di volume di investimento.
Cosa accadrà nei prossimi mesi? Secondo quanto emerso dal 2° Rapporto sul Mercato Immobiliare 2022, nonostante l’incertezza che sta caratterizzando l’economia globale, la domanda e l’interesse da parte degli investitori restano alti: si prevede una chiusura dell’anno positiva rispetto al 2021, anche se il secondo semestre potrebbe non essere dinamico come il primo.
Nel complesso, le possibilità di un arretramento non sono da ignorare, ma certo è che il settore immobiliare riuscirà a fronteggiare anche questa fase con positività, grazie all’enorme interesse delle famiglie italiane per la casa e al ritorno degli investitori corporate.