Le compravendite immobiliari continuano a crescere in Italia. E i prezzi? Sempre in leggero calo. Queste le evidenze emerse dal Terzo Rapporto Nomisma del 2018 sul Mercato Immobiliare Italiano, presentato il 28 novembre a Milano. Le rilevazioni dell’istituto bolognese hanno confermato questi due trend e analizzato le ragioni alla base dell’attuale situazione nazionale.
Vediamo le questioni più interessanti.
L’immobiliare in Italia in numeri
Nomisma conferma dunque la crescita nel numero delle compravendite, attestandosi a quasi 573mila unità e toccando un incremento del +5,6%. I prezzi degli immobili invece risultano nuovamente in leggera diminuzione, registrando in media un -0,9%. Mediamente, un’abitazione arriva a costare comunque all’incirca 165mila euro, per un giro di affari che al termine del 2018 dovrebbe arrivare a circa 94,5 miliardi di euro. Nel complesso, i dati emersi dal rapporto dell’Istituto bolognese confermano un trend che, in Italia, continua ormai da alcuni anni.
Un incremento importante è quello della percentuale di acquisti con scopo di investimento, che passa dal 6,1% registrato nel 2017, al 15,4% di quest’anno. A impattare fortemente su quest’aumento, la percezione degli investitori sulla convenienza dell’immobiliare rispetto ad altre forme di investimento.
Cresce anche il mercato delle locazioni, indicatore importante proprio per chi acquista a scopo investimento. Si registra particolare vivacità per quanto riguarda gli affitti a breve termine, e cioè quelli legati all’utilizzo temporaneo, turistico, sanitario o professionale. Questo tipo di locazione sta vivendo una sempre maggiore diffusione, portando a un aumento generale dei prezzi di circa lo 0,1%, il primo dopo alcuni anni di calo. In alcune città (Milano e Bologna, per esempio) questi incrementi degli affitti hanno raggiunto cifre leggermente superiori, creando un “effetto di spiazzamento” su famiglie e studenti, e cioè su chi fruisce di abitazioni in affitto per periodi più lunghi.
Anno 2019: le previsioni per il mercato immobiliare
Per il prossimo anno Nomisma rileva come siano quasi 2,6 milioni le famiglie in cerca di casa e intenzionate all’acquisto nel 2019. Sono inoltre in aumento (circa 2 milioni) anche i nuclei familiari alla ricerca di una locazione.
È l’incertezza su come si svilupperà l’attuale congiuntura che provoca questa situazione nel settore immobiliare. In particolare sono il rallentamento della crescita economica e i difficili rapporti tra Governo Italiano e Unione Europea a influire in modo pesante sul mercato e sulle previsioni per il suo futuro a breve termine. La ripresa immobiliare, che non ha mai acquistato un vero abbrivio nel corso degli ultimi anni, soffre questa incertezza e mostra un calo evidente della fiducia. Il monito di Nomisma è quindi rivolto a delle modifiche all’attuale politica economica, con eventuali interventi di sostegno all’acquisto, pena il rischio di indebolire ancora la già non entusiasmante ripresa del settore nel periodo post-crisi.