Buone notizie per il mercato immobiliare della città di Brindisi nei primi mesi del 2019. Dopo alcuni anni di calo delle transazioni e dei prezzi, iniziato nel 2012 a seguito della crisi globale e proseguito fino al 2016, si conferma il trend di crescita che già a fine 2018 aveva raggiunto il +3,7% rispetto all’anno precedente. Questi numeri riportano ufficialmente la città ai livelli pre-crisi, mostrando dinamicità nel numero delle compravendite e stabilità invece per quanto riguarda i prezzi.
Prezzi e tipo di immobili preferiti per l’acquisto a Brindisi
Gli immobili maggiormente oggetto di scambi si rivelano essere gli appartamenti di 3 vani, corrispondenti a dimensioni di circa 90 metri quadri. I quartieri che vedono un volume maggiore nelle compravendite sono quelli di Rione Commenda, Rione Cappuccini e Santa Chiara, tutte zone centrali e che offrono molti servizi.
Aumentano inoltre gli acquirenti di prima casa, diminuendo così la percentuale degli “acquisti di sostituzione”, che avevano dominato il mercato finora. In questo senso vanno anche i dati sul tempo medio di vendita (sceso a 7,6 mesi) e sullo sconto che si ottiene in trattativa, calato anch’esso al 14,7%.
I prezzi, come anticipato, rimangono sostanzialmente stabili. In media, considerando tutti i quartieri di Brindisi, questi sono i valori al metro quadro per tipologia:
- signorile usato: tra gli 800 e i 1.200 euro
- signorile nuovo/restaurato: tra i 1.100 e i 2.000 euro
- medio usato: tra i 700 e i 1.000 euro
- medio nuovo/ristrutturato: tra i 950 e i 1.650 euro
Una ripresa non solo immobiliare
La città di Brindisi è in ripresa, quindi, non solo dal punto di vista del mercato immobiliare, ma anche più in generale dal punto di vista di qualità della vita. Ad esempio, sono stati da poco approvati gli investimenti per la riqualificazione del quartiere Paradiso e del Parco Bove: cinque milioni di euro dalla Regione Puglia destinati a piste ciclabili, fognature, aree pedonali, ma anche lotta alla povertà e inclusione sociale. La volontà di mettere in moto una serie di azioni positive per la comunità sembra evidente.
Una città, una storia
Da sempre Brindisi è stato un crocevia di culture e un importante polo economico e culturale. Questo grazie alla sua posizione favorevole, proiettata verso Oriente, ma anche grazie al porto naturale che la contraddistingue e da cui sono originati i primi insediamenti.
La sua vicenda è storia di alterne fortune, con periodi di crescita, seguiti a periodi di decadenza.
Questo è evidente soprattutto nei quartieri di San Pietro degli Schiavoni, del Teatro Verdi o delle Sciabiche, dove in epoca contemporanea sono stati implementati pesanti lavori di riqualificazione, caratterizzati da molti scavi e demolizioni. È sempre in quest’epoca, dal 1950 in poi, che nascono i quartieri più esterni al centro storico, come Commenda, Sant’Angelo, Cappuccini, oppure Sant’Elia, Pozzano e Santa Chiara. Queste zone mostrano una pianificazione urbanistica più ragionata, che infatti ha portato a sviluppare anche una sorta di “città-giardino” nel quartiere di Casale, ora zona prettamente residenziale.
Brindisi è una città che ha visto alternarsi momenti di decadenza a quelli in cui rappresentava invece il fulcro della vita culturale ed economica della regione. Nell’ultimo periodo sembra però aver trovato la sua strada verso il miglioramento, come si può notare dalla vivacità del suo mercato immobiliare, ma anche da altri indicatori, come la classifica della qualità della vita del Sole 24 Ore. Qui, nonostante rimanga nelle retrovie, Brindisi ha infatti guadagnato 8 posizioni rispetto al 2017, mostrando una tendenza alla crescita che lascia ben sperare.