L’Italia è arte e bellezza e, proprio per le sue caratteristiche, il turismo “lento” può essere un valore aggiunto da non trascurare. Da questa riflessione nasce l’iniziativa “Valore Paese: Cammini e percorsi” a cura di Agenzia del Demanio, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tesa al recupero di strutture abbandonate rientranti nei percorsi storico-religiosi e ciclopedonali che attraversano lo stivale in lungo e in largo.
Il Demanio punta al recupero di vecchie case cantoniere, locande, masserie, ostelli, ma anche piccole stazioni, caselli idraulici, ex edifici scolastici e addirittura torri e antichi castelli, palazzi storici e monasteri. Cosa accomuna questi edifici dalla storia e dalla funziona così diversa? Sono un patrimonio in disuso, che può essere riportato alla vita e stimolare l’iniziativa imprenditoriale dei giovani.
Lungo la Ciclopista del Sole, che collega per 3000 km 12 regioni italiane da Nord a Sud, ad esempio, sono coinvolti ben 32 immobili: si va dall’Edificio Residenziale Roncafort a Trento alla Stazione di Borghetto a Valeggio sul Mincio, per passare da un Rustico Casa Cantoniera presso il Comune di Latina e molte altre case cantoniere nella Regione Siciliana.
Recupero del patrimonio immobiliare in disuso: la consultazione popolare e il progetto triennale
Il progetto di recupero del patrimonio in disuso e lo stimolo imprenditoriale per i giovani è attualmente in fase di definizione: è stata indetta una grande consultazione popolare che durerà dal 9 maggio al 26 giugno. Accedendo al questionario pubblico si potrà partecipare con suggerimenti e idee da parte di tutti i soggetti interessati: dai giovani ai pellegrini, dai bikers agli amanti della natura, al terzo settore e agli imprenditori.
La consultazione aiuterà l’Agenzia del Demanio a prendere spunti concreti per preparare il primo bando entro l’estate. Il bando, che rientra in un progetto triennale, prevede una gara per la concessione gratuita di edifici in disuso posizionati in zone strategiche del territorio Italiano, che ben si prestano ad essere integrati nel settore del “turismo lento”, e mira a coinvolgere i giovani imprenditori.
I soggetti vincitori potranno servirsi di due strumenti.
- La concessione gratuita, introdotta dal DL Turismo è per 9 anni (rinnovabili per altri 9) ad imprese cooperative, associazioni che abbiano in prevalenza soci under 40, ed è finalizzata alla realizzazione di circuiti nazionali di eccellenza e alla promozione di percorsi pedonali, ciclabili e mototuristici.
- La concessione di valorizzazione è uno strumento di partenariato pubblico-privato rivolto agli imprenditori per la riqualificazione degli immobili pubblici.
Il primo bando assegnerà ai vincitori ben 103 strutture pubbliche (di proprietà statale, dell’Anas e di altri enti) che dovranno essere recuperate. Un bando analogo sarà pubblicato anche nel 2018 e nel 2019, per l’assegnazione in totale di circa 303 edifici. Un numero davvero consistente, che consentirà ai vincitori di ottenere la concessione gratuita o di valorizzazione (di 6 o 50 anni) a costi agevolati in base agli investimenti programmati.
Il portafoglio immobiliare del Bando dell’Agenzia del Demanio (Fonte)
Ciclovie e cammini: turismo d’avanguardia
Quelli che il Bando dell’Agenzia del Demanio si propone di assegnare sono edifici in disuso da rianimare, pronti ad accogliere i viaggiatori offrendo i servizi che i turisti “lenti” si aspettano. Chi si muove lentamente lungo ciclovie e cammini pedonali necessita di punti ristoro, di accoglienza, di ostelli per il pernottamento, officine per la riparazione dei mezzi su ruota, ma anche di luoghi che trasmettano la storia, la cultura e gli usi dei luoghi attraversati.
Questo approccio verso il recupero è dedicato alla fetta sempre più importante di viaggiatori che vogliono vivere le meraviglie del nostro paese in maniera diversa, toccando sì le zone nevralgiche, ma dedicandosi all’esplorazione di tutto il sottobosco di arte, storia e cultura che rende l’Italia ancora una meta turistica irrinunciabile. Pensiamo a percorsi come la Ciclopista del Sole – come citato all’inizio -, le Ciclovia VenTo e Acqua, la Via Francigena, il Cammino di Francesco, il Cammino di San Benedetto.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha definito questo progetto come “Un altro modo di sviluppare il turismo e l’economia, perché il nostro paese merita di essere visitato e goduto in modo lento. C’è una forte richiesta di questo modo di viaggiare. È una domanda all’avanguardia, che prenderà sempre più piede e dobbiamo farci trovare pronti.”