Il centro storico di Firenze potrebbe cambiare fisionomia nei prossimi mesi grazie alla nascita di un nuovo centro residenziale che occuperà 21.000 metri quadri di superficie, in Corso Italia 10, sulla riva destra del fiume Arno, a un chilometro dalla stazione dell’Alta Velocità, a un chilometro da Ponte Vecchio e a due chilometri dalla Facoltà di Lettere. Una posizione invidiabile, attualmente occupata dall’ex Teatro Comunale della città, che negli ultimi 150 anni ha accolto tutti i più grandi nomi della musica internazionale e che fino a pochi mesi fa era sede del Maggio Fiorentino.
Da quando le attività si sono spostate nella nuova Opera di Firenze, vicino alla stazione Leopolda, infatti, il Teatro è rimasto vuoto in cerca di destinazione d’uso. Il suo futuro è stato scritto a luglio quando è stato presentato un progetto per la trasformazione dell’area. Anche se, attualmente, l’esito è vincolato al rilascio dei permessi a costruire da parte del Comune che attualmente sta considerando i progetti degli architetti. Il contesto urbano di riferimento è prestigioso, caratterizzato da edifici a destinazione soprattutto residenziale con alberghi a 4 o 5 stelle e alcuni studi professionali.
I disegni immaginano di conservare la facciata del Teatro e di abbattere la costruzione, piena di amianto, per sostituirla con quattro edifici di altezze diverse, fino a un massimo di sei piani. I palazzi saranno collegati da una nuova strada e da una nuova piazza che sorgerà nel mezzo.
Un intervento innovativo e di impatto, che metterà sul mercato 90-100 nuovi appartamenti ricavati rispettando i vincoli architettonici imposti dalla sovrintendenza. Il taglio più piccolo sarà il bilocale da 70 metri quadrati, fino agli appartamenti di 130 metri, ai duplex su due livelli e agli attici con vista sulla città. A quanto saranno venduti?
Le previsioni parlano di una cifra che si aggira sugli 8 mila euro al metro quadro, qualcosa di più per gli spazi che si affacciano su Corso Italia, qualcosa di meno per quelli su via Solferino. Il doppio rispetto alla media delle quotazioni del quartiere. Una stima che tiene conto della posizione di pregio e delle finiture tecnologicamente avanzate degli immobili, che avranno posti auto sotterranei e giardini sul tetto.
Se tutto andrà bene e se il progetto verrà approvato, Nikila conta di inaugurare i cantieri entro la fine del 2016 e di consegnare alla città il nuovo isolato entro la prima metà del 2018.