La riqualificazione delle aree degradate o poco vivibili delle città italiane è un tema centrale nel dibattito pubblico degli ultimi tempi. Di recente sono stati indetti diversi concorsi da Governo, amministrazioni comunali e altri enti pubblici per attivare materialmente e stimolare le operazioni di bonifica di determinate aree urbane. Grazie ai bandi sono stati selezionati gli interventi progettati da professionisti del settore ritenuti più meritevoli e funzionali all’opera di riqualificazione di ciascuna zona.
Quali sono gli interventi selezionati attraverso alcuni degli ultimi concorsi di riqualificazione? Presentiamo una panoramica: alcuni di essi sono attualmente in corso d’opera, altri stanno muovendo i primi passi verso l’effettiva realizzazione.
Bologna: il progetto ROCK per la riqualifica della zona universitaria
Sta muovendo i primi passi proprio in questo periodo il progetto ROCK (Regeneration and Optimization of Cultural heritage in creative and Knowledge cities), presentato dal Comune di Bologna e dall’Università di Bologna al bando europeo Horizon 2020, per il quale si è classificato in prima posizione. Lo scopo di questo progetto è riqualificare l’area Universitaria bolognese, trasformandola da zona di degrado e movida notturna a distretto culturale creativo sostenibile attraverso diverse azioni da intraprendere con un budget di circa 2 milioni di euro.
Il programma di rivitalizzazione urbana, che interesserà la zona compresa tra Piazza Verdi e porta Zamboni, prevede:
- il riuso degli edifici storici, attraverso l’apertura al pubblico dei sei musei presenti in zona e dei palazzi di pregio artistico-culturale;
- lo sviluppo di iniziative produttive culturali, tra cui la realizzazione di nuovi spazi e laboratori da dedicare alle associazioni della zona per favorire la crescita di eventi culturali quali mostre e rassegne musicali;
- l’avvio di giovani imprese volte alla rivitalizzazione del commercio della zona;
- la realizzazione di una ciclofficina che percorra tutta via Zamboni da interpretare in un’ottica volta allo sviluppo sostenibile del tessuto urbano;
- favorire lo sviluppo del turismo sostenibile anche in questa zona della città.
Bologna è solo una delle 10 città europee coinvolte nel progetto ROCK: sette di queste hanno già implementato i loro progetti di rigenerazione urbana attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e creativo. Tra queste c’è un’altra rappresentante italiana: Torino. La città della Mole diventerà, assieme ad Atene, Cluj, Eindhoven, Lione, Liverpool e Vilnius, una delle città modello che ispireranno a Bologna, Lisbona e Skopje, le ultime tre a beneficiare delle agevolazioni del progetto ROCK per la riqualificazione urbana.
#OpenTaranto per la riqualificazione della Città Vecchia
Altro concorso per la riqualificazione urbana conclusosi di recente è #OpenTaranto, un bando promosso congiuntamente da Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Puglia e Comune di Taranto per la rivitalizzazione della Città Vecchia.
Tra 20 progetti partecipanti, una commissione tecnica ha selezionato i tre ritenuti migliori, dai quali il Comune di Taranto trarrà spunto per la redazione definitiva e l’attuazione del Piano degli interventi per il recupero. Seppur con forme e realizzazioni differenti, tutti i progetti si fondavano sull’idea di trasformare la Città Vecchia in una zona da vivere pienamente, da integrare nell’area comunale nel rispetto delle sue caratteristiche storiche e ambientali al fine di innalzare il livello della qualità della vita in tale zona e in tutta la città di Taranto.
Qualche significativo esempio contenuto nelle proposte dei progetti vincitori :
- La trasformazione del mar Grande e delle isole di San Pietro e san Paolo in una vera e propria oasi naturalistica e biologica, nell’ottica della realizzazione di un modello di turismo sostenibile;
- Il consolidamento e la rivitalizzazione delle principali vie che collegano la Città Vecchia con la costa, in modo da rafforzare l’integrazione delle varie parti della città.
- La realizzazione di opere volte al restauro e al risanamento ambientale e del patrimonio artistico-culturale di tutta la città, rimettendo in funzione le strutture e gli edifici esistenti e l’insediamento di nuove attrattive.
Progetti di riqualificazione delle periferie per 24 città italiane
Stanno partendo proprio in questo periodo i progetti per la rivitalizzazione delle periferie di 24 tra città metropolitane e capoluoghi di Provincia italiani classificatisi nelle prime posizioni del Programma straordinario di riqualificazione delle periferie degradate. Conosciuto anche come “Bando Periferie”, il programma venne lanciato alla fine del 2015 dal Governo Renzi con uno stanziamento iniziale di 500 milioni di euro totali: al termine ultimo per la presentazione dei progetti (30 agosto 2016) erano 120 i progetti di riqualificazione candidati.
Pur essendo entrati tutti in graduatoria, in attesa di nuovi fondi verranno avviati prossimamente i primi 24 progetti in classifica, la cui realizzazione è stata ritenuta prioritaria rispetto agli altri. Tra questi, sono rientrati i progetti presentati per la riqualificazione delle città metropolitane di Bari, Firenze, Milano e Bologna e di venti Comuni capoluogo di Provincia, che, in ordine di posizionamento sono: Avellino, Lecce, Vicenza, Bergamo, Modena, Torino, Grosseto, Mantova, Brescia, Andria, Latina, Genova, Oristano, Napoli, Ascoli Piceno, Salerno, Messina, Prato, Roma e Cagliari.
Senza entrare nei dettagli di ciascun progetto, si possono evidenziare quelle che sono le tipologie di intervento più frequenti tra tutti i programmi proposti:
- 79 sono le proposte che riguardano il verde cittadino, attraverso la riqualificazione delle aree già esistenti o la creazione di nuovi parchi, da impiegare anche per la produzione di energia verde, come avverrà per esempio a Vicenza;
- 63 le opere inerenti alla viabilità, tra cui l’implementazione e la maggior connessione della rete ferroviaria esistente, come proposto a Modena,
- 60 gli interventi volti al recupero effettivo delle aree dimesse, uno degli obiettivi più importanti della città di Milano;
- 55 i lavori che interessano edifici scolastici, al fine di valorizzare l’istituzione scuola come un luogo dove creare e mantenere relazioni, che si inserisce in un sistema di vivibilità sostenibile che riguarda quartieri interi, come statuitonel programma di Firenze;
- 53 le menzioni per la realizzazione di opere ciclopedonali;
- 45 le proposte di investimento in social housing.
La crescente attenzione verso il recupero delle aree urbane meno sfruttate è un segnale forte e positivo. L’Italia possiede un patrimonio edilizio e culturale dal potenziale immenso, e queste iniziative sono un passo fondamentale per valorizzarlo appieno. Il vantaggio sarà non solo per i cittadini ma anche per i tanti turisti che scelgono di esplorare in lungo e in largo il nostro paese.
