Le tendenze dei mercati cosiddetti “intermedi” mostrano segnali più positivi rispetto a quelli delle grandi città. E’ quanto è stato confermato dal recente Osservatorio Immobiliare 2016 di Nomisma.
Nel caso dell’Emilia Romagna in particolare, contribuisce al successo anche lo sviluppo della stazione ferroviaria ad Alta Velocità Mediopadana che nell’ultimo anno ha visto aumentare il traffico passeggeri del 40% e che ha ancora ampi margini di sviluppo. Grazie a questo collegamento rapido con le metropoli italiane ed europee, Reggio Emilia diventa un interessante polo di aggregazione anche per gli investimenti immobiliari. Nell’area gravitano 220mila imprese con 1 milione e 100mila occupati e proprio in questi mesi sta prendendo vita il nuovo Parco dell’Innovazione, un progetto imponente di riqualificazione urbana sull’area industriale dimessa delle Officine Reggiane.
In una parte della città a ridosso del centro storico, tra la ferrovia e l’aeroporto, collegata con l’autostrada A1 e la Mediopadana, si trovano oltre 100.000 metri quadrati di superficie in cui sono già stati inaugurati nel 2011 il Centro Internazionale di ricerca sull’educazione Loris Malaguzzi e nel 2013 il Tecnopolo. Il termine dei lavori, finanziati da Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Regione Emilia Romagna e soggetti privati, è previsto per la fine del 2017 e prevede un investimento da 28,7 milioni di euro. Sono attesi il ripristino di piazzale Europa che diventerà uno spazio pubblico multifunzione connesso al centro storico della città, la riapertura di viale Ramazzini per migliorare la viabilità e la riqualificazione dei capannoni 17 e 18 delle Officine Meccaniche Reggiane dove inaugureranno società e centri di ricerca vocati all’innovazione.
Una iniezione di sviluppo che contribuirà a sostenere il mercato reggiano dove le compravendite nel 2015 sono cresciute del 6,2%. Un aumento dovuto anche alla concorrenzialità degli immobili, che qui hanno quotazioni medie di 1.700 euro contro i 2.050 di Modena o i 3.100 di Bologna.